GIOVANNA BELLUCCI: “LA BALLOON ART REGALA EMOZIONI”

13 dicembre 2023

Dopo una Laurea in Giurisprudenza e una grande passione per la Balloon Art, Giovanna Bellucci, 30enne intraprendente e sveglia, che dal 2022 è ufficialmente entrata a far parte dello staff dell’azienda di famiglia, succederà papà Paolo alla guida
di Aria di Festa Events, insieme alla sorella Francesca e alla fidata collaboratrice storica Chiara Ferrara. Insomma… chi più di lei che – inconsapevolmente – alla tenera età di un anno ha spinto i genitori a dar vita a questa nuova avventura…

La leggenda vuole che grazie a te sia nata questa attività? È così?
Sì! Nel 1994 in concomitanza con il mio primo compleanno. Mamma (Lucia) e papà (Paolo) cercavano quanto necessario per rendere l’evento memorabile e, non trovando nulla che soddisfacesse i loro desideri, vollero creare una struttura dove chiunque potesse procurarsi quanto utile a rendere qualsiasi evento speciale. Nasce così il primo negozio al dettaglio di “Aria di Festa”. Il gonfiaggio dei palloncini all’epoca era legato all’idrogeno e il primo passo di mio padre è stato proprio quello di commercializzare il poco conosciuto elio, sensibilizzando i clienti sui rischi che altrimenti avrebbero potuto correre. Dalla distribuzione dell’elio, ben presto, la gamma di articoli si è ampliata. E, insieme al primo piccolo negozio, è cresciuta anche la famiglia. È stata mia sorella Francesca, infatti, la secondogenita, ad inaugurare a 5 anni lo shop di San Gennaro Vesuviano e, successivamente, compiuti gli 8 anni, quello a Nola. È nel 2011 che, mentre mi accingevo a spegnere le 18 candeline, papà decide di aprire un punto vendita all’ingrosso al CIS di Nola, in una struttura dotata di un’area espositiva di oltre 1500 mq. Infine, nel 2017, ci siamo trasferiti nell’attuale locale, sempre all’interno del CIS, per ampliarci,
occupando una superfice di circa 3000 mq.

Quali sono le tue idee riguardo i temi della sostenibilità sociale ed ambientale in relazione all’azienda?
È importante notare che lavorare con i palloncini comporta necessariamente delle considerazioni ambientali, poiché i palloncini in lattice non sono biodegradabili e possono avere impatti negativi sull’ambiente. Alcuni artisti dei palloncini
utilizzano materiali alternativi o praticano uno smaltimento responsabile dei palloncini per mitigare tali preoccupazioni.
Inoltre, attualmente viene usata l’aria per il gonfiaggio dei palloncini e questo permette di “posarli” in delle strutture “a terra”; quindi, non volando, al momento dello smontaggio possono essere smaltiti come tutti gli altri rifiuti. Inoltre, come azienda abbiamo deciso di eliminare la vendita di piatti e bicchieri in plastica e ci sitiamo muovendo verso il compostabile,
che è 100% riciclabile.

Rispetto al processo di digitalizzazione in atto quale è il tuo approccio?
È innegabile che, soprattutto per il nostro settore dopo il covid c’è stata una trasformazione. L’impossibilità di aggregarsi per festeggiare “in grande” ha portato le persone a cambiare il modo di pensare la festa. Ed infatti, si è iniziato a festeggiare in casa, nel proprio piccolo, volendo rendere comunque speciale quel momento con delle decorazioni. Il commercio online così è accresciuto improvvisamente. Per questo, una delle prime azioni che ho voluto intraprendere, quando sono entrata in azienda, è stata quella di digitalizzare tutto. Non dobbiamo guardare solo alla Campania o al Sud Italia ma a tutta Europa e ciò mi ha spinto a volere un sito web completamente nuovo. Ormai il commercio deve essere veloce, smart, e deve esserci un’assistenza rapida e costante.

Ed anche i social agevolano tutto ciò. Qual è il peso che l’azienda dà alla formazione?
Forniamo e diamo consulenza a chi vuole intraprendere questo bel viaggio nel mondo dell’arte dei palloncini. Infatti, nel 2020 è partito il grande Progetto AQB Italia che prevede la formazione e la qualificazione di Esperti Balloon Artist. Inoltre, alcuni dei nostri dipendenti sono degli artisti, come – ad esempio – la storica collaboratrice Chiara Ferrara.

Quale è la visione dell’azienda rispetto agli scenari futuri della distribuzione commerciale?
Il primario obiettivo che mi sono posta, da quando sono in azienda, è arrivare alla globalizzazione del brand. Vogliamo che il nostro marchio sia riconosciuto a livello internazionale e, quindi, stiamo lavorando affinché questo accada il prima possibile.