AMAR SPORT, UN FUTURO DA IMPRESA “SOSTENIBILE”

17 settembre 2023

Aumentare i margini grazie ai prezzi competitivi, ridurre la giacenza di magazzino grazie all’acquisto sul pronto, questo è l’obiettivo che si è posta la Amar Sport, un’azienda italiana che vanta un’esperienza maturata in oltre venti anni di attività nella distribuzione di abbigliamento sportivo e calzature, un vasto assortimento di prodotti alla moda. Instaurando con loro un rapporto di fiducia e di collaborazione, garantisce ai clienti nazionali ed internazionali prodotti originali, evergreen ed offerte speciali. La forza è rappresentata dalla continua ricerca di prodotti, con lo scopo di rispondere tempestivamente
alle esigenze di un mercato sempre in evoluzione. Ce ne parla Alessandro Tinto che, pur giovanissimo (22 anni), è già immerso completamente nella realtà aziendale, guidata dal papà Raffaele. Laureato in Economia Aziendale, sta proseguendo i suoi studi in Strategic Management presso la Luiss Guido Carli, oltre a collaborare – appunto – nell’azienda
di famiglia. Il suo sogno è diventare un imprenditore sostenibile, lavorando ogni giorno per il bene dell’ambiente e delle persone. Come già accaduto in precedenza, è proprio ascoltando e leggendo il pensiero e le idee della next generation
degli imprenditori del Cis che si possono avere delle indicazioni su come un occhio meno sclerotizzato guarda al futuro della distribuzione commerciale.

Quali ritieni possa essere il tuo contributo per il futuro dell’azienda? E quali sono i progetti di quest’ultima?
L’azienda ad oggi risulta poco flessibile ai cambiamenti di mercato a causa di un potere decisionale centralizzato. Il mio obiettivo è adottare una struttura organizzativa con maggiore autonomia decisionale da parte di tutti i collaboratori così
da adattarci con maggiore rapidità ai frequenti cambiamenti. Stiamo pian piano eliminando gli intermediari e puntiamo al rapporto diretto con le aziende clienti, per la vendita al dettaglio dei loro prodotti. Inoltre, nei nostri punti vendita (sette SportOneStore e due Amar Store), dal 2020, abbiamo introdotto anche la vendita di un nostro marchio di abbigliamento sportivo, ZeroPuntoZero, prodotto interamente in Italia.

Quali sono le tue idee riguardo ai temi della sostenibilità sociale ed ambientale in relazione all’azienda?
Penso che le migliori aziende del futuro saranno quelle che adotteranno comportamenti più virtuosi per le persone e per l’ambiente. Le persone sono sempre più attente alle iniziative sociali e ambientali delle aziende. Il primo progetto dell’azienda per una moda più sostenibile parte da Res-Dona. Restituisci e Dona permette al cliente che ha acquistato
un capo di restituirlo dopo averlo usato e gli verrà rimborsata una parte della spesa iniziale. Successivamente rivenderemo il capo, se ancora in buone condizioni, o lo doneremo alle principali associazioni del nostro Paese.

Rispetto al processo di digitalizzazione in atto quale è il tuo approccio?
Vedo nel processo di digitalizzazione la possibilità di aumentare l’efficienza aziendale e sotto quest’aspetto stiamo stiamo sfruttando l’occasione della formazione 4.0. Tre sono i nostri principali obiettivi: aumentare i servizi dell’e-commerce;
implementare nuovi software per prendere decisioni su dati e analisi; automatizzare la gestione delle merci in arrivo.

Qual è il peso che l’azienda dà alla formazione?
Il personale è la nostra principale risorsa, soprattutto chi è a stretto contatto con il cliente. Il nostro personale deve essere formato al fine di interpretare le richieste e le esigenze dei clienti. Inoltre investiamo sempre più su corsi di formazione riguardanti tecnologie e gestione del lavoro in team.