ETTORE MORRA: “INNOVARE COSTANTEMENTE PER CREARE VALORE, RICCHEZZA E LAVORO”

12 febbraio 2023

Le imprese si devono impegnare anche nel sociale”. In sintesi è il pensiero di Ettore Morra, che con i fratelli affianca il padre, ing. Alessandro Morra, nella gestione dell’azienda. Ettore Morra presiede anche l’associazione no profit “100×100 Naples che si occupa del decoro di Napoli.

Quali sono le tue idee riguardo ai temi della sostenibilità sociale ed ambientale in relazione all’azienda?
La tematiche sociali ed ambientali sono sempre più presenti nel linguaggio comune imprenditoriale e nelle strategie delle aziende. E’ importante, oggi, che l’imprenditore, in primis, allarghi ulteriormente la propria visione di sé come elemento sociale all’interno della comunità, fino ad oggi rivolta alla creazione di valore, ricchezza e lavoro. E’ possibile nonché fisiologico, in una società che ha difficoltà nel rendersi efficiente e garantire i bisogni essenziale dei cittadini, che le imprese sostengano e lavorino per migliorare le condizioni di vita ed ambientali, non soltanto dei propri uffici o capannoni,
magari individuando una propria area di interesse. Superare le strategie ambientali e di sostenibilità che troppo spesso possono essere equiparate a terminologie come ‘green-washing’, per ‘fare’ davvero qualcosa di costruttivo. Certo anche nella nostra attività stiamo portando avanti progetti di elettrificazione e ricarica dei veicoli, aziendali e commerciali, oppure di investimento in impianti fotovoltaici. Ma questo rappresenta ormai una strategia di base ed a volte una necessità economica, più che una presa d’atto delle proprie responsabilità. L’imprenditore deve oggi andare oltre, alzare l’asticella,
e restituire ancora di più alla società, sfruttando le proprie doti di fattività e organizzazione, e perché no, anche il proprio team.

Qual è la tua visione rispetto agli scenari futuri della distribuzione commerciale e in particolare farmaceutica?
La logistica farmaceutica e parafarmaceutica rappresenta un settore strategico per il sistema Paese. Se si fermasse, da un momento all’altro non esisterebbero più medicine nelle case degli Italiani, e mi riferisco a referenze di tutte le tipologie, a partire dai prodotti oncologici. Gi assortimenti sono sempre più ampi e complessi, sfioriamo le 100.000 referenze gestite.
Purtroppo, oggi, il comparto risulta particolarmente sotto pressione, a causa delle basse marginalità e all’alto livello di servizio, ai costi energetici, ma contiamo di essere sempre più leader nei settori in cui siamo presenti.

Quali sono i progetti per il futuro dell’azienda?
La nostra aspirazione è quella di crescere in maniera strutturata, sul territorio nazionale ed internazionale. Abbiamo già da anni diversificato il nostro business, che prevede oggi diversi perimetri aziendali e societari, tutti presieduti da team di eccellenza. Le progettualità riguardano la crescita dell’azienda, ma soprattutto il continuo miglioramento interno, la
strutturazione e formazione dei team e delle persone, le deleghe, i processi.

Rispetto al processo di digitalizzazione in atto quale è il tuo approccio?
La mia esperienza in azienda è partita nel 2003 su un progetto di sviluppo di un programma di Crm ed uno di B.I. Mi sono occupato di Logistica, Automazione, Commerciale, Organizzazione dei processi e del personale. Ho sempre colto le opportunità che le idee e le tecnologie potessero offrire. Il nostro è un percorso continuo, ogni giorno nascono o si completano percorsi di digitalizzazione, piccoli o grandi. D’altronde la nostra è un’attività complicata in termini di marginalità, per cui diviene la regola perfezionarsi continuamente.